Qui non solo finisce l'anno, ma proprio il secolo (l'800), e anche per la protagonista, Camille, ci sarà l'occasione di un rinnovamento in ogni ambito, di una vera rinascita a nuova vita.
UN AMORE DI FINE SECOLO
Di Viviana Giorgi
Genere: Romance storico
Anno: 2014Pagine: 358
Marchio editoriale: Emma Books
Collana Vintage
ISBN: 9788868930042
Disponibilità solo in formato digitale su ogni store on line
Parte di una serie: si
Quarta di copertina
Un uomo non ha il diritto di essere tanto seducente, che sia un principe o un semplice… Questo pensa Camille Brontee, giovane inglese da poco sbarcata a New York, nell’attimo in cui il suo sguardo si posa per la prima volta sull’impetuoso e imprevedibile Frank Raleigh, scambiandolo per un facchino. E quando, poche sere dopo, lo incontra di nuovo in un palco del Metropolitan, affascinante nel suo impeccabile abito da sera nero, a pensare non riesce neppure, perché il respiro all’improvviso le si blocca in gola. Inizia così, nell’ottobre del 1898, l’avventura di Camille Brontee nel Nuovo Mondo, dove tutto è possibile, dove persino una donna può guadagnarsi un posto in un universo maschile come quello della redazione di un giornale. Nel suo consueto stile brillante e arguto, Viviana Giorgi ci racconta un’appassionata quanto tormentata storia d’amore ambientata, tra realtà e finzione, nella New York moderna e vibrante del mondo dell'editoria e della high society, ma anche dei conflitti sociali e delle prime rivendicazioni femminili. Non solo. C'è un altro personaggio che sgomita e spinge lungo tutto il romanzo per emergere: è il Novecento, il nuovo secolo, con le sue promesse e le sue speranze.
L'AUTRICE
Ex giornalista, milanese, amante dei bassotti e dei gatti rossi, Viviana Giorgi scrive per lo più commedie romantiche contemporanee, più speziate che sfumate, con eroine decise, ma un po’ imbranate e non certo sofisticate, ed eroi gloriosamente da sballo. Tra una romantic comedy e l'altra, ogni tanto si lascia tentare anche dal lato più sorridente e vivace del romance storico, suo primo indimenticato amore. Il lieto fine per Viviana Giorgi? Obbligatorio e altamente glicemico, sia che la sua eroina vesta in jeans o in stile impero. Perché, come ripete spesso: se si deve sognare, meglio farlo alla grande, no?
Mio Commento:
Il suo stile frizzante e brioso è riconoscibile come un faro nel buio anche quando l’ambientazione non è contemporanea.
Proprio qui si costruisce un’interessantissima
carriera di giornalista, che la farà conoscere al pubblico, fino a farla diventare il simbolo dell’emancipazione
femminile in un mondo che è sicuramente moderno rispetto all’epoca, ma non del
tutto pronto a questo.
LODI, LODI, LODI!!!!!
L’autrice ha saputo sapientemente
affrescare un quadro accurato di un'epoca poco sfruttata nel romance,
illustrandola con precisi e sapienti tocchi, seminando vere e proprie perle di
storia, attenti riferimenti con tanto di nomi e cognomi, rendendo l’insieme
intrigante e interessante, senza mai appesantire la trama. Anzi: ha saputo
arricchirla rendendola credibile e coerente.
Adoro i libri di evasione “Didattici”,
che hanno il sapore dell’” imparare divertendosi” : nobilitano il genere
romance, spesso così bistrattato.
La storia d’amore rientra
nei canoni classici.
I tira-molla iniziali sono tipici del romance storico tradizionale e sono funzionali alla trama: un’eroina così presentata, che ha appena aperto le ali non può che opporsi fermamente alla prospettiva dell’ingabbiamento sotto forma di divieto a svolgere il suo lavoro, tanto faticosamente conquistato.
La lotta interiore è dura, la società le chiede molto e lei è strattonata da più parti. L'autrice gestisce queste parti senza mai cadere nelle trappole della contraddittorietà.
I tira-molla iniziali sono tipici del romance storico tradizionale e sono funzionali alla trama: un’eroina così presentata, che ha appena aperto le ali non può che opporsi fermamente alla prospettiva dell’ingabbiamento sotto forma di divieto a svolgere il suo lavoro, tanto faticosamente conquistato.
La lotta interiore è dura, la società le chiede molto e lei è strattonata da più parti. L'autrice gestisce queste parti senza mai cadere nelle trappole della contraddittorietà.
Personalmente, però, non ho apprezzato molto l’espediente
narrativo del "Corteggiatore di riserva", con tutte le umiliazioni che spettano al
malcapitato scelto per questo triste ruolo. Forse perché questo personaggio è stato fin da subito
attraente, affascinante e molto positivo.
Confido che l’autrice
rimedi al più presto: Ken merita il suo riscatto e voglio, anzi esigo, che ci sia, prima o poi, una storia davvero speciale dedicata solo a lui!!
Nel complesso davvero una
storia interessante, che apre una finestra ricca di spunti su un’epoca inedita
e potenzialmente davvero stimolate sotto molto punti di vista, adatta, secondo
me, ad aprire una serie intera.
Chissà che l’autrice non
mi ascolti…
Grazie Noco per questa bellissima recensione. Una sorpresa inattesa.
RispondiEliminaHai ragione, povero Ken, corteggiatore di riserva, come lo chiami tu!
Alla fine,mentre scrivevo, tifavo per lui, e non per Frank, anche se sapevo che era Frank ad aver vinto il cuore di Camille per sempre.
Ma lo sai che avrà un suo romanzo, vero? Anzi, un romanzo e mezzo perché proprio oggi è uscito un romanzo breve, Un amore di inizio secolo- La traversata, in cui si racconta di come, su un transatlantico, Ken incontrerà la donna della sua vita.
Grazie ancora Noco per questo regalo natalizio. :)
Un abbraccio e un caro augurio di Buon Natale a te e a tutte le lettrici del blog
Viviana