VITTIME DEL PECCATO
Di Brenda Joyce
Edizione Harlequin Mondadori Libreria/ Ottobre 2012
Trama:
New
York, 1902. Francesca Cahill ai tè con le dame dell'alta società newyorkese
preferisce combattere il crimine. Il suo talento di investigatrice privata la
porta a indagare su alcune cruente aggressioni, avvenute nei bassifondi della
metropoli a danno di giovani donne. Le prime due vittime sono sopravvissute,
mentre per la terza si tratta di omicidio. Sembra proprio che per le strade di
New York si aggiri un serial killer e Francesca non si darà per vinta finché
non lo avrà fermato. Sembra che l'unica pista da seguire non porti a niente.
Che cosa hanno in comune le vittime, oltre a essere giovani e irlandesi? Il
tempo stringe, la paura ormai dilaga per le strade del quartiere. C'è un pazzo
da catturare.
Commento:
Su questo libro ci sarebbero tantissime cose da dire. Ma
andiamo in ordine.
Innanzitutto è il
settimo della serie Deadly, così
composta:1. Deadly Love (2001)
2. Deadly Pleasure (2002)
3. Deadly Affairs (2002)
4. Deadly Desire (2002)
5. Deadly Caress (2003)
6. Deadly Promise (2003)
7. Deadly Illusions (2005) / Vittime del peccato
8. Deadly Kisses (2006)
9. Deadly Vows (2011)
Come appare del tutto evidente questo è un libro a metà della serie! E per questo sono
arrabbiatissima con la Casa Editrice, perché leggendolo si nota. So che la
questione delll’acquisto dei diritti è annosa e complessa, ma da lettrice, nel
mio piccolo e ignaro mondo, secondo me, ho il diritto d’indignarmi.
E’ di genere
Historical Suspense, e la storia è sempre incentrata, libro dopo libro, su
Francesca Cahill, investigatrice che in ogni volume indagherà su misteri
diversi.
In questo, pur essendo presentata un’indagine
autoconclusiva, si hanno continui riferimenti ad avvenimenti precedenti. La
trama e il mistero in sé non ne risultano danneggiati, ma la caratterizzazione dei
personaggi, in particolar modo riguardo gli approfondimenti psicologici, risulta
un po’ superficiale ed incompleta. E per me, che amo, anzi adoro le saghe di
questo tipo, proprio perché ogni libro è concatenato al precedente e si ha
tempo e modo di capire a fondo, anche alla luce di eventi e tempi diversi,
questa scelta non è comprensibile. L’unica mia speranza è che, visto il nome
altisonante dell’autrice e la qualità altissima di questa storia, questo libro
abbia successo e la Casa editrice ci ripensi o abbia, in qualche modo, la
possibilità di rimediare a questa enorme mancanza.
Questo libro, infatti, mi è piaciuto tantissimo, sotto
moltissimi aspetti.
Innanzitutto il caso
giallo è un vero rompicapo,
costruito in modo intrigante, coinvolgente, a tratti angosciante,
irrisolvibile fino alle ultime pagine: quando sembra di avere nuovi elementi, anche
determinanti, improvvisamente ecco che tutto si sgretola e finisce in polvere...
e si deve ricominciare!
Altro elemento assolutamente degno di nota è l'ambientazione americana d'inizio del
novecento. Siamo a New York: fervente, industriale, squallida e splendente allo
stesso tempo, luogo dove ogni sogno si può avverare o infrangere. Vecchio e
nuovo convivono: c'è chi ha luce elettrica e acqua in casa, chi ancora usa le
candele di sego, chi viaggia in automobile
e chi usa carretti o, peggio, non può permettersi che un paio di scarpe
bucate e deve pure restarci in piedi tutto il giorno a lavorare. Miseria e
ricchezza: la mobilità sociale è sorprendente.
C’è chi, pur di natale modesti o, addirittura, infidi, ha trovato la via per l'arricchimento scalando
ad uno ad uno i livelli sociali, chi, pur partendo avvantaggiato, è precipitato
miseramente, dibattendosi nel fango senza speranza di risalita e chi, invece,
non riesce ad uscire dalla propria gabbia sociale (più o meno dorata). Una
società variegata e nuova, ma con gli stessi vincoli della società
ottocentesca: la nuova ricca borghesia si comporta grettamente e in modo chiuso
allo stesso modo della nobiltà inglese che disprezza, ma a cui, segretamente,
si ispira. Questo mondo fa da sfondo
alla vicenda, che ha il sapore rancido del degrado sociale, ma anche il profumo
inebriante del progresso.
Qui si inserisce una storia d'amore travagliata, con
protagonisti multisfaccettati, profondi, davvero ambigui eppure fortemente
appassionanti. Ma, ahimè, dal mio smaliziato punto di vista, questa risente enormemente della mancanza di
un antefatto (contenuto, sicuramente, nei sei libri precedenti a questo), che
s’intuisce, ma che non si arriva a comprendere appieno. E chi, come me, non
legge in lingua, è assolutamente, totalmente ignaro del percorso di formazione,
sentimentale, intimo dei protagonisti, elemento essenziale per comprendere
comportamenti ambigui, contradditori, forti che caratterizzano i loro rapporti
sociali. Come, d’altra parte, risultano oscure le ragioni delle trame e degli
intrighi che s’intessono intorno alla loro storia.
Interessante, poi, sarebbe poter leggere le vicende di molti
personaggi secondari, che incuriosiscono molto, ma che qui sono relegati a
ruolo di gregari, quando non proprio di comparse .
Ma mettendo da parte per un
attimo i rimpianti, posso dire che questa storia, così ricca, ugualmente
affascinate in ogni suo piano di lettura, mi ha emozionato profondamente,
portandomi a vivere un mare d’emozioni, che non si sono spente neppure
terminata la lettura. Sono rimasta completamente coinvolta dall’impetuosa
intelligenza di Francesca, intrigata dal fascino oscuro ed ambiguo di Calden
Hart, affascinata dal correttissimo commissario Rick Braggs e dalle loro vicende. Quindi, nonostante la rabbia che ho provato
nell'essere impotente di fronte agli interrogativi sul passato, consiglio ugualmente
e caldamente questa lettura che considero davvero imperdibile