Prequel essenziale per introdurre alcuni importanti personaggi ricorrenti
ed importanti, come Julian, Kyrian… Tuttavia la storia è slegata dall’universo
dei Dark Hunters, è piacevole, calda, stuzzicante, sensuale e commuovente, ma
non siamo ancora nel vivo.
Ben scritta e piacevole, la consiglio comunque alle amanti dello stile
Kenyon perché è interessante, soprattutto per quanto riguarda i continui
riferimenti alla mitologia greca.
4 STELLE
2. Night Pleasures, 2002 (Notte di piaceri) Kyrian e Amanda
Entriamo nel vivo. Cominciamo a scoprire questo mondo, fatto di demoni
succhia-anime, divinità capricciose e volubili, Apollinei, cacciatori oscuri e
tanto altro: un mondo complesso, ricco, affascinante, ben costruito che fornisce
infinite opportunità d’espansione.
Questo volume è il primo della serie vera e propria e presenta spunti
interessanti, anche se non sempre sviluppati appieno. Conosciamo i protagonisti
e qualche altro personaggio, ma la storia, piuttosto semplice, seppur
emozionante, ruota essenzialmente
attorno alla coppia principale, il resto è sfondo. Eccezion fatta per Nick che
è davvero curioso . Chi vuole approfondire questo figura può leggere la Serie
Chronicles of Nick di cui parlerò più avanti.
3 STELLE e 1/2
3. Night Embrace, 2003 (L’abbraccio della notte) Talon e Sunshine
Punto di svolta. Romanzo veramente avvincente sotto molti punti di vista.
Innanzitutto la coppia protagonista è composta da due anime gemelle, che
neppure la morte può separare, figuriamoci convenzioni sociali o vendette
personali. La loro storia d’amore è strepitosa: tenera, romantica, sensuale,
calda, avvincente, davvero da batticuore. Inoltre l’universo creato
dall’autrice si arricchisce di tasselli importanti e i personaggi secondari non
sono più puro contorno: diventano protagonisti interessanti e vividi. Questa
caratteristica dona pienezza alla storia in sé, ma soprattutto rende miltisfaccettato,
interessante e credibile il quadro generale che ci accompagna e si snoda lungo
il susseguirsi dei volumi. Si introducono molti aspetti allettanti che
stuzzicano la curiosità della lettrice e la spingono a voler proseguire la
serie per saperne di più. Un intreccio corale davvero riuscito, dove le molte
sfaccettature di quest’universo si liberano della monodimesionalità
caratteristica dei libri precedenti.
4. Dance with the Devil, 2003 (Danza con il diavolo, Zarek e
Astrid)
Diverso dagli altri perché molto più incentrato sulla storia del
protagonista, sulla sua vita mortale, molto toccante, e sui tormenti patiti da
cacciatore oscuro . Continua a piacermi
molto il ricorrente riferimento alla mitologia, e all’idea di fondere miti e
dei romani, insaporiti con i difetti tipici di queste strane divinità: egoismo,
egocentrismo, capricci a non finire, con divinità atlantidee, più fantasiose e
misteriose. Interessante l’idea del giudizio di Zarek da parte di una ninfa
cieca, con un retaggio particolare : sorella della Parche, figlia delle dea
della Giustizia, ma soprattutto amica di Acheron. Una ninfa che vede con il
cuore, entra dentro di lui, nelle sue sofferenze e capisce veramente chi è.
Emozionante, ma decisamente straziante, per me un tantino troppo angosciante.
Quasi 4 STELLE
5. Kiss of the Night, 2004 (Il bacio della notte) Wulf e
Cassandra
Confuso e sottotono capitolo della saga. Interessante la ricerca di nuove
tipologie di personaggi, piuttosto riuscita ed appassionante la continua fusione
di religioni, miti e credenze reali ed inventate (questa volta si trovano miti
celtici e appolinei), ben mescolata nelle vicende di un nuovo cacciatore oscuro
che trova, curiosamente, l’amore in una nemica e riesce a sfuggire al Fato. La
vicenda però è talvolta confusa e poco comprensibile, molti punti sono oscuri
anche una volta terminato il libro e la conclusione è un po’ semplicistica.
Insomma tanti spunti, sfruttati meglio nella
costruzione del contesto che nello sviluppo vero e proprio della storia
protagonista. L’autrice doveva gestire meglio le vicende e sciogliere tutti i
nodi, inoltre doveva infondere più mordente alla personalità dei protagonisti
che risultano incolori.
6. Night Play, 2004 (Il gioco della notte) Vane e Bride sottoserie Were-Hunter
La musica cambia, decisamente. L’autrice punta i riflettori su un’altra
parte di questo modo fantastico da lei creato e così conosciamo i cacciatori
mannari, metà umani e metà lupi, divisi, e in guerra tra loro, tra Katagaria
(di base lupi) e Arcadici (di base umani).
Non aggiungo altro sulle loro abitudini e caratteristiche , perché
l’autrice le spiega chiaramente durante il libro, disseminando informazioni al
momento giusto (ed alcune sono veri e proprio colpi di scena!!).
Questo mondo mi è piaciuto particolarmente, e lo sviluppo della trama mi
ha veramente coinvolta. La storia di Vane è commuovente, toccante, il
personaggio è forte, potente, ma mai prepotente o prevaricante. Ama la propria
compagna, da subito, forse senza neanche rendersene conto, senza sapere dall’inizio
che lei è la predestinata. Il mix tra
umano (un po’ impacciato) e animale istintivo è veramente ben riuscito ed
equilibrato: Vane un personaggio
indimenticabile . Bride, d’altra parte, è adatta a lui, timida, ma non
sottomessa, insicura , ma mai patetica: risulta essere perfetta per Vane. E l’incastro
tra i due è meraviglioso, perfetto, indiscutibilmente perfetto.
Insomma , per ora, il libro
migliore della serie, almeno per me. Mi sono commossa, ho sorriso (ottima la
vena di umorismo che la Sherry tira fuori al momento giusto), son rimasta con
il fiato sospeso. Vane e Bride sono due personaggi molto riusciti, e questo è
il punto forte, ma in generale quest'aspetto del mondo creato della Sherry
(quello dei mannari), mi ha interessata di più, per l’aspetto più fantasy, rispetto
a quello dei cacciatori oscuri, che in generale, ho trovato più angoscianti,
seppur interessanti dal punto di vista mitologico.
E così mi ritrovo ad aspettare con più ansia il prossimo Were hunter
rispetto al libro di Valerius (che mi interessa comunque, ma meno...)… Astuto,
comunque, il riferimento a Valerius che
stuzzica in vista del prossimi libro.
Acheron
mantiene un ruolo importante, ha comunque il suo spazio ed è sempre
interessante (e tenero), meno Kyrian, che continua ad essere l'ultimo in
classifica, per i miei gusti.
5 STELLE e LODE!!
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