martedì 7 agosto 2012

Dark-Hunters Series di Sherrilyn Kenyon- I miei commenti

1.     Fantasy Lover, 2002 (Fantasy Lover, prequel) Julian e Grace:

Prequel essenziale per introdurre alcuni importanti personaggi ricorrenti ed importanti, come Julian, Kyrian… Tuttavia la storia è slegata dall’universo dei Dark Hunters, è piacevole, calda, stuzzicante, sensuale e commuovente, ma non siamo ancora nel vivo.
Ben scritta e piacevole, la consiglio comunque alle amanti dello stile Kenyon perché è interessante, soprattutto per quanto riguarda i continui riferimenti alla mitologia greca.

4 STELLE



2.    Night Pleasures, 2002 (Notte di piaceri) Kyrian e Amanda

Entriamo nel vivo. Cominciamo a scoprire questo mondo, fatto di demoni succhia-anime, divinità capricciose e volubili, Apollinei, cacciatori oscuri e tanto altro: un mondo complesso, ricco,  affascinante, ben costruito che fornisce infinite opportunità d’espansione.
Questo volume è il primo della serie vera e propria e presenta spunti interessanti, anche se non sempre sviluppati appieno. Conosciamo i protagonisti e qualche altro personaggio, ma la storia, piuttosto semplice, seppur emozionante,  ruota essenzialmente attorno alla coppia principale, il resto è sfondo. Eccezion fatta per Nick che è davvero curioso . Chi vuole approfondire questo figura può leggere  la Serie Chronicles of Nick di cui parlerò più avanti.

3 STELLE e 1/2


3.    Night Embrace, 2003 (L’abbraccio della notte) Talon e Sunshine

Punto di svolta. Romanzo veramente avvincente sotto molti punti di vista. Innanzitutto la coppia protagonista è composta da due anime gemelle, che neppure la morte può separare, figuriamoci convenzioni sociali o vendette personali. La loro storia d’amore è strepitosa: tenera, romantica, sensuale, calda, avvincente, davvero da batticuore. Inoltre l’universo creato dall’autrice si arricchisce di tasselli importanti e i personaggi secondari non sono più puro contorno: diventano protagonisti interessanti e vividi. Questa caratteristica dona pienezza alla storia in sé, ma soprattutto rende miltisfaccettato, interessante e credibile il quadro generale che ci accompagna e si snoda lungo il susseguirsi dei volumi. Si introducono molti aspetti allettanti che stuzzicano la curiosità della lettrice e la spingono a voler proseguire la serie per saperne di più. Un intreccio corale davvero riuscito, dove le molte sfaccettature di quest’universo si liberano della monodimesionalità caratteristica dei libri precedenti.

 4 STELLE e 1/2

4.    Dance with the Devil, 2003 (Danza con il diavolo, Zarek e Astrid)

Diverso dagli altri perché molto più incentrato sulla storia del protagonista, sulla sua vita mortale, molto toccante, e sui tormenti patiti da cacciatore oscuro .  Continua a piacermi molto il ricorrente riferimento alla mitologia, e all’idea di fondere miti e dei romani, insaporiti con i difetti tipici di queste strane divinità: egoismo, egocentrismo, capricci a non finire, con divinità atlantidee, più fantasiose e misteriose. Interessante l’idea del giudizio di Zarek da parte di una ninfa cieca, con un retaggio particolare : sorella della Parche, figlia delle dea della Giustizia, ma soprattutto amica di Acheron. Una ninfa che vede con il cuore, entra dentro di lui, nelle sue sofferenze e capisce veramente chi è. Emozionante, ma decisamente straziante, per me un tantino troppo angosciante.

Quasi 4 STELLE



5.    Kiss of the Night, 2004 (Il bacio della notte) Wulf e Cassandra

Confuso e sottotono capitolo della saga. Interessante la ricerca di nuove tipologie di personaggi, piuttosto riuscita ed appassionante la continua fusione di religioni, miti e credenze reali ed inventate (questa volta si trovano miti celtici e appolinei), ben mescolata nelle vicende di un nuovo cacciatore oscuro che trova, curiosamente, l’amore in una nemica e riesce a sfuggire al Fato. La vicenda però è talvolta confusa e poco comprensibile, molti punti sono oscuri anche una volta terminato il libro e la conclusione è un po’ semplicistica. Insomma  tanti spunti, sfruttati meglio nella costruzione del contesto che nello sviluppo vero e proprio della storia protagonista. L’autrice doveva gestire meglio le vicende e sciogliere tutti i nodi, inoltre doveva infondere più mordente alla personalità dei protagonisti che risultano incolori.

 3 STELLE

6.    Night Play, 2004 (Il gioco della notte) Vane e Bride  sottoserie Were-Hunter

La musica cambia, decisamente. L’autrice punta i riflettori su un’altra parte di questo modo fantastico da lei creato e così conosciamo i cacciatori mannari, metà umani e metà lupi, divisi, e in guerra tra loro, tra Katagaria (di base lupi) e Arcadici (di base umani).  Non aggiungo altro sulle loro abitudini e caratteristiche , perché l’autrice le spiega chiaramente durante il libro, disseminando informazioni al momento giusto (ed alcune sono veri e proprio colpi di scena!!).
Questo mondo mi è piaciuto particolarmente, e lo sviluppo della trama mi ha veramente coinvolta. La storia di Vane è commuovente, toccante, il personaggio è forte, potente, ma mai prepotente o prevaricante. Ama la propria compagna, da subito, forse senza neanche rendersene conto, senza sapere dall’inizio che lei  è la predestinata. Il mix tra umano (un po’ impacciato) e animale istintivo è veramente ben riuscito ed equilibrato: Vane  un personaggio indimenticabile . Bride, d’altra parte, è adatta a lui, timida, ma non sottomessa, insicura , ma mai patetica: risulta essere perfetta per Vane. E l’incastro tra i due è meraviglioso, perfetto, indiscutibilmente perfetto.
Insomma , per ora,  il libro migliore della serie, almeno per me. Mi sono commossa, ho sorriso (ottima la vena di umorismo che la Sherry tira fuori al momento giusto), son rimasta con il fiato sospeso. Vane e Bride sono due personaggi molto riusciti, e questo è il punto forte, ma in generale quest'aspetto del mondo creato della Sherry (quello dei mannari), mi ha interessata di più, per l’aspetto più fantasy, rispetto a quello dei cacciatori oscuri, che in generale, ho trovato più angoscianti, seppur interessanti dal punto di vista mitologico.
E così mi ritrovo ad aspettare con più ansia il prossimo Were hunter rispetto al libro di Valerius (che mi interessa comunque, ma meno...)… Astuto, comunque,  il riferimento a Valerius che stuzzica in vista del prossimi libro.
Acheron mantiene un ruolo importante, ha comunque il suo spazio ed è sempre interessante (e tenero), meno Kyrian, che continua ad essere l'ultimo in classifica, per i miei gusti.

5 STELLE e LODE!!

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